recensioni dischi
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ALE RUSPINI  "Alevation"
   (2016 )

“Alevation” è il disco di debutto da solista di Ale Ruspini, ma è anche la combinazione del nome dell’artista e della parola inglese “Elevation”. Si tratta di un disco dal minutaggio impegnato e dall’impostazione assolutamente pop, sebbene Ruspini cerchi di spingersi in territori pop rock in più di una occasione. Il disco resta, in fondo, sempre lontano dall’industria del pop, le cui canzoni prodotte in serie popolano le nostre radio e TV più importanti, sebbene, alla fin fine, non ci sia nulla di diverso da un impianto che prevede l’alternanza incessante di strofe e ritornelli, addolcito da un finale tendenzialmente più vario e che rompe gli schemi con la prima parte del brano. “Alevation” raccoglie così dodici tracce che parlano dell’Ale Ruspini uomo, a partire da “Arrivano Gli Angeli”, che apre con una dedica alla nonna, fino ad arrivare alle ballate d’amore come l’ottima “La Nostra Storia”, un pezzo stilnovista che parla di una donna ideale. In mezzo, c’è la voglia di ballare e di cantare felici in un momento storico piuttosto impegnativo come il nostro (“Voglio Vederti Ballare”), c’è un’analisi profonda degli sguardi umorali alle cose (“La Stessa Cosa”), c’è un “Buon Natale” cantato come opportunità d’incontro più che come festa meramente religiosa, mentre il singolo “Masterscief” riflette sulla deriva degli innumerevoli programmi di cucina che la TV offre. Ale Ruspini confeziona un ottimo lavoro pop che, però, vuole restare fuori dagli standard del pop nostrano: l’obiettivo è quasi raggiunto, visto che il (probabilmente) unico, piccolo limite risiede solo nell’aver utilizzato un unico schema in maniera troppo rigida. Resta, comunque, un lavoro di ottima compagnia per tutta la sua durata, senza grossi intoppi e senza momenti di cedimento. (Piergiuseppe Lippolis)