recensioni dischi
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SCHWARZ DONT CRACK  "No hard feelings"
   (2016 )

Ad un anno di distanza dalla pubblicazione del primo fortunato EP, lo statunitense Ahmad Larnes ed il tedesco Sebastian Kreis hanno fatto il loro vero debutto con un disco di lunga durata. Rilasciato sotto il nome di Schwarz Dont Crack, il duo ha confezionato un album di dodici tracce sospese fra elettronica e rhythm and blues che ricordano vagamente le produzioni di Abel Tesfaye aka The Weeknd. “No Hard Feelings” testimonia la grande abilità degli Schwarz Dont Crack di muoversi agilmente fra momenti più elettronici e danzerecci e parentesi più ragionate e rarefatte: in tre quarti d’ora scarsi, il duo passa dall’opener “Gataway” fatta di ritornelli catchy e soluzioni minimali, ad episodi in cui i ritmi crescono di intensità fino a farsi più serrati come accade in “Take What You Want” o in “Little Pieces”. Sono i due momenti migliori del disco, che, per il resto, sfrutta la buonissima tecnica di Kreis e la bella voce di Larnes in passaggi dilatati come “All My Love” e “Lost In Time”. Capitolo a parte per “Call Me This Day”, che suggella “No Hard Feelings”: il pezzo segue gli schemi “classici” del disco, ma all’improvviso propone un apprezzabilissimo cambio di passo sul finale, regalando un finale in cui la voce corre su tappeti di synth. Dopo la buona partenza con l’EP di un anno fa, gli Schwarz Dont Crack confermano tutte le buone sensazioni e avviano nel migliore dei modi una carriera che promette bene. (Piergiuseppe Lippolis)