recensioni dischi
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TUNGUSKA  "A glorious mess"
   (2016 )

I Tunguska sono un duo di Forlì nato poco più di un anno fa e arrivato al debutto discografico con “A Glorious Mess”, disco capace di proiettarli già fra le maggiori promesse dello shoegaze nostrano. Il sound dei romagnoli è costruito su chitarre soffocanti e su una batteria violentissima, ma sono presenti anche inserti elettronici che non risultano mai invadenti e, per tale ragione, riescono a impreziosire la proposta della band. Compaiono, sporadiche ma non troppo, pure reminiscenze britpop, specialmente in “Everything You Know Is Wrong” e, soprattutto, in “The Night I Left You Cold”, che coincide anche con il momento migliore dell’intero disco. Per quanto concerne gli altri nove brani in scaletta, bisogna sottolineare come l’opener “Tomorrow’s Voice” sia sufficiente per dare un’idea di quanto accadrà nel prosieguo del disco. Anche quando i pezzi propongono parti più morbide, come in “Scratch Your Name (Upon My Skin)”, le deflagrazioni arrivano inesorabili, spingendo il livello di tensione alle stelle e dando vita a suoni tiratissimi e incalzanti. “A Glorious Mess” richiede di certo più di un ascolto per rivelare tutta la sua potenza, perché superficialmente potrebbe rischiare di apparire monocorde: onestamente è l’unica pecca del disco, che avrebbe potuto forse garantire una maggiore eterogeneità fra i pezzi, ma stiamo parlando di un esordio e di un genere non “facile”, per cui di certo siamo in presenza di un’opera globalmente positiva, capace di svelare già tutto il talento di una band che può crescere ancora moltissimo e arrivare ai vertici della scena shoegaze. (Piergiuseppe Lippolis)