recensioni dischi
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BLACK MOTEL SIX   "Everything in its place"
   (2016 )

“Everything In Its Place” è il secondo capitolo della carriera dei Black Motel Six, formazione romana di stampo groove metal. Il nuovo disco della band conserva tutti gli stilemi del precedente “For A Long Time”, proponendo un inizio esplosivo con riff possenti e ritmiche avvolgenti (“On My Wounds”). L’approccio diretto è garantito da un cantato graffiato e aggressivo che si inserisce perfettamente in questo tipo di contesto, ma è talvolta limitato anche da concessioni melodiche che, comunque, non snaturano mai l’opera. È quello che accade in pezzi come “Scream” e “Handful Of Dust”, mentre “F.Y.S.O.B” è quasi totalmente giocata su un dialogo fra chitarra e batteria che rappresenta uno dei migliori momenti del disco. “Landslide”, il brano successivo, è diviso in due parti: nella prima troviamo suoni rabbiosi ed un cantato parecchio espressivo e feroce, la seconda, invece, ha la straordinaria capacità di raccontarci molto delle grandi capacità tecniche della band. Proseguendo, “Though A New Phase” punta tutto sull’unione di potenza e velocità, salvo addolcire il tutto con brevi passaggi più melodici, mentre la titletrack propone un crescendo impressionante dopo un inizio romantico e decisamente atipico. Gli alti muri sonori di cemento armato costruiti dalla band sono presenti anche in “GN’R” e “Shame On You”, che chiudono un’opera di buon livello e caratterizzata da un grande equilibrio che faciliterà l’ascolto di tutti gli amanti del genere. Una maggiore varietà dei pezzi in scaletta avrebbe sicuramente determinato il salto di qualità, ma i romani hanno talento e interpretano molto bene il genere, per cui non c’è dubbio sul fatto che questo salto di qualità sia solo rimandato. (Piergiuseppe Lippolis)