recensioni dischi
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MOON IN JUNE  "In other words we are three"
   (2016 )

“In Other Words We Are Three” è il titolo del disco di debutto dei Moon In June, trio bresciano composto da musicisti già impegnati in diversi altri progetti. Il lavoro si compone di undici tracce dalle sonorità parecchio variegate: in maniera sintetica, il sound dei Moon In June cerca di riprendere schemi tipici del psych rock d’oltremanica, introducendo spesso, però, parentesi più ragionate tendenti al blues e fraseggi più concitati che fanno capo al grunge. Il tutto risulta addolcito da alcuni passaggi più melodici e orecchiabili, ma le concessioni al pop non risultano mai eccessive. Alla grande ricercatezza da un punto di vista stilistico e musicale, va aggiunta anche una scrittura attenta e mai scontata. L’impatto con ciascuno degli undici pezzi che compongono “In Other Words We Are Three” è decisamente positivo in virtù della loro varietà ed anche di strutture che si presentano sempre elaborate rimanendo però lontane dal rischio di diventare stucchevoli. Il disco conosce alcuni momenti particolarmente brillanti, come accade in “Something Sweet Some Thing Bad” o “People Don’t Care About Me”, ma meritano una menzione assolutamente speciale “Desert” e “Again”, per le loro potenzialità da grandi singoli, e la riuscitissima cover di “Angelene” della poetessa del rock PJ Harvey. “In Other Words We Are Three” è un disco a suo modo già maturo, curato in ogni particolare e capace di dimostrare già la forte personalità della band. (Piergiuseppe Lippolis)