recensioni dischi
   torna all'elenco


DEAD OR ALIVE  "Fan the flame"
   (1990 )

C’è stato un momento in cui l’Europa ha perso di vista i Dead Or Alive. Quando, dopo l’uscita di “Nude”, Pete Burns e soci sono stati ritenuti fin troppo eccessivi per i canali televisivi, eccetera eccetera e via discorrendo. Come se una certa questione – l’androgino nella musica – non fosse più adatta al mondo che cambiava. E allora, cosa hanno fatto i Nostri? Si sono trasferiti in Giappone, dove raccontano di essere diventati l’act più importante e famoso nella storia. Onestamente, non abbiamo modo di attingere ai dati di vendita nella terra dei Beehive, ma chi aveva creato Mirko e Satomi non poteva innamorarsi di Pete, si può dire. Comunque sia, “Fan the flame” dalle nostre parti non è mai arrivato, ma se avevate amato “You spin me round” e simili potreste non essere dispiaciuti dall’ascoltarlo. Solito pop molto ritmato, un video (“Your sweetness is you weakness”) in cui è sempre più chiaro come Burns si stesse ormai dirigendo verso la promiscuità fisiognomica, collaborazioni curiose (i Londonbeat), perfino un lento – la rivedibile “Blue Christma” – e, insomma, una dimostrazione che i Vivi O Morti qualcosa da dire lo avrebbero avuto ancora, sempre restando nel loro ambito. Curiosità sparse? Ci sarebbe dovuto essere un volume due del disco, in una chiave molto più acustica, ma la cosa venne abortita se non tramite canali non ufficiali. Bootleg, insomma. E’ anche vero che, se qualcuno si è messo a lavorare per un bootleg dei Dead Or Alive, allora forse è vero che fuori dal Continente erano rimasi famosi anche dopo gli anni d’oro. Chissà. Comunque, se vi capitasse sotto le mani ‘sto disco (poi molte cose sono confluite in “Nukleopatra”, altro album di non facile distribuzione), potrebbe piacervi. (Enrico Faggiano)