recensioni dischi
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GIULIA MAZZONI  "Room 2401"
   (2016 )

Giulia Mazzoni è tornata, a tre anni di distanza da “Giocando Con I Bottoni”, suo esordio discografico, e dopo un lunghissimo tour che l’ha vista esibirsi anche in Cina, con un disco intitolato “Room 2401”, luogo dove si materializza un concetto spirituale, a detta della stessa artista. Il nuovo album della pianista e compositrice toscana è una sorta di concept ispirato a episodi di vita vissuta, e la stanza che dà il nome al disco è situata in cima a un grattacielo a Chicago, luogo di riflessioni profonde e punto di partenza di un viaggio intimo che ha segnato una grande crescita personale. Giulia Mazzoni riesce a trasferire tutto questo nei suoni delle quindici tracce di “Room 2401”, cercando di musicare le emozioni e le esperienze che ella ha vissuto, così da permettere a chi ascolta di immedesimarsi. L’opera scorre leggera, trasportata dal fluire dolce e delicatissimo delle note del pianoforte, dalla sua eleganza e dalle atmosfere sospese, meditative e spesso anche un po’ nostalgiche e non mostra mai momenti di affanno: la durata dell’opera è anche dovuta alla presenza di tre tracce bonus, fra le quali anche la cover di “Get Lucky” dei Daft Punk e Pharrell Williams. I momenti più intensi, però, coincidono con la titletrack, carica di pathos, con “Ellis Island”, impreziosita dagli archi, e con i suoni avvolgenti di “Silence”. “Room 2401” non è un disco per tutti: l’alta qualità dell’opera è indubbia, ma probabilmente chi non è avvezzo al genere potrà fare più fatica ad apprezzarla quanto merita. (Piergiuseppe Lippolis)