recensioni dischi
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BECK  "Guero"
   (2005 )

Beck è uscito dalla depressione. A due anni dallo sconforto profondo di 'Sea Change' il nostro torna al buon umore, all’atmosfera di leggerezza e di gioco, nel creare e nell’ascoltare, contenuta nei suoi album precedenti. Nella title-track “Guero” Beck si diverte a rappare in spagnolo; “Scarecrow” è una parodia di “Billie Jean” dove lo spaventapasseri fa paura solo a sé. Smaccatamente da party “Earthquake Weather” che per accumulo e montaggio di campionamenti ricorda gli Avalanches di 'Since I Left You'. Il morale è alto in molti dei pezzi, ma lo spirito blues del basso di Jack White nella ballata “Farewell Ride” smorza gli eccessi di frivolezza. In un paio di episodi, poi, si torna ai toni profondamente malinconici di 'Sea Change', in particolare nella saudade della “bossa arabeggiante” di “Missing” in cui vengono ripresi i suntuosi arrangiamenti di archi dell’ultimo disco. In sintesi, non un disco utile solo a curare la vostra febbre del sabato sera. Riservate l’ascolto di “Missing”, “Broken Drum” e “Farewll Ride” per cullarvi nello sconforto della domenica sera, quando “manca sempre qualcosa, manca sempre qualcuno” (Something always missing/always someone missing). (Ilaria Amato)