recensioni dischi
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SAMUEL HOLKINS  "Il santo"
   (2017 )

Dopo il debutto del 2010 e qualche anno di assenza dagli studi, i Samuel Holkins sono tornati con un breve EP di circa venti minuti che tenta la strada di un rock praticamente scevro di qualsivoglia contaminazione. Il quartetto si presenta con una nota stampa quantomeno irriverente, dando l’impressione di non prendersi troppo sul serio. Impressione che viene subito smentita dal sound piuttosto curato e maturo e da una scrittura che affronta tematiche importanti senza mai rischiare di cadere nel banale. Esempio calzante è l’opener e titletrack dell’EP ''Il santo'', che denuncia un mondo ipocrita ed egoista facendo riferimenti alla figura di Giuda. Il clima si distende un po’ con la successiva “Mille Luci” prima di tornare a farsi burrascoso col punk rock di “Un Uomo Memorabile”, in cui spicca la batteria e il tema centrale è quello della libertà di espressione. Il quarto pezzo, “Babylonia”, suona bene e si caratterizza per una tensione costante che non scema nemmeno con la conclusiva “Fuoco Di Russia” che aggredisce e graffia prima di suggellare il lavoro. Il prodotto offerto dai Samuel Holkins è godibile e di buona fattura, grazie alla capacità di unire una buona tecnica a testi abbastanza ricercati e nonostante non brilli particolarmente per quanto concerne l’originalità. (Piergiuseppe Lippolis)