recensioni dischi
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MICHELE CRISTOFORETTI   "Muoviti"
   (2017 )

Nell’ultimo scorcio di 2016 è uscito il nuovo disco di Michele Cristoforetti, artista trentino e penna educatissima che, conclusa l’esperienza nel mondo dell’hard rock, ha tentato la strada dell’esperienza solista riscoprendo la tradizione cantautoriale italiana, fondendola con un sound fresco e moderno, ascrivibile alla voce pop rock, a fare da sfondo a testi sempre curati. Sono dieci le tracce del disco che, come lo stesso autore confessa, ha rappresentato una scoperta di sé stesso. “Antologia Di Viaggio” introduce con delicati arpeggi di chitarra ed una riflessione sulla dicotomia fra provincia e città, mentre in “L’Album Delle Pose” la sezione ritmica spinge forte in direzione pop rock, e nella titletrack “Muoviti” l’esortazione è riassumibile in una formula che ricorda il De Andrè di “Verranno A Chiederti Del Nostro Amore”, quella cioè di scegliere e non aspettare di essere scelti, ancora a testimonianza della sensibilità dell’autore. “Sigaro Cubano” è impreziosito dalla partecipazione di Maurizio Solieri e dal suo messaggio positivo, di contro è decisamente più intimista la riflessione de “Il Mio Tempo”. Proprio a metà si trova la riuscita cover di “Gente Metropolitana” di Pierangelo Bertoli, qui proposta in chiave più rock. Il rinnovato intimismo di “Capita Che” precede una sorta di odi et amo catulliano in “Bella Paura”, conducendo al finale in cui s’incontrano la versione demo di “Sigaro Cubano” e la cover di “La Storia” di Francesco De Gregori. “Muoviti” è un lavoro parecchio ispirato, e una conferma è rinvenibile nei testi, vero punto di forza del disco, mentre le melodie accattivanti ma senza eccessi contribuiscono a farne un prodotto valido sotto tutti i punti di vista. (Piergiuseppe Lippolis)