recensioni dischi
   torna all'elenco


THE CHEMICAL BROTHERS  "Push the button"
   (2005 )

Ogni nuovo disco di Ed Simons e Tom Rowlands, DJ e producer che da 11 anni giocano al piccolo chimico con qualsiasi nuovo beat, sample e voce underground che trovino in giro, è un termometro ineffabile. La temperatura che misura è relativa al grado di innovazione che la club culture più intrisa di ritmi spezzati ed elettronica possa generare oggi sul dancefloor. Il quinto album 'Push The Button', pur confermando tale tendenza, sfiora però la rottura del termometro con tanto di fuoriuscita di mercurio - non è un caso che i Mercury Rev, vecchi collaboratori dei Chemical Brothers, vengano qui ricordati nella sola "Close Your Eyes" – e con l’inarrestabile salita di un beat ai limiti del crossover. Da una parte il ritorno alla passione mai sopita per l’hip hop delle origini – nel singolo "Galvanize" con ospite Q-Tip dei Tribe Called Quest su sample mediorientale – e rinforzata dalla presenza di amici della prima ora come Anwar Superstar, fratello di Mos Def. Dall’altra la nuova infatuazione di Ed e Tom per l’art rock mantrico dei Bloc Party, qui rappresentati in "Believe" dal cantante Kele Okereke, e per le armonie in stile Mamas & Papas del quartetto vocale dei Magic Numbers, ospiti assolutamene psichedelici già nel nome. L’unico ponte col recente passato dei Chemical rimane la voce di Tim Burgess dei Charlatans, che in "The Boxer" fa il Noel Gallagher della situazione. Passati in rassegna – e apprezzati – tutti gli ospiti, rimane un piccolo quesito: dove abbiamo già sentito i campionamenti su cui i Chemical Brothers hanno costruito molte delle nuove canzoni? (Francesco Gazzara)