recensioni dischi
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TheNEMO  "Dagli Snap! al crack"
   (2017 )

"Dagli Snap! al crack", Ep dallo strano titolo, è un piccolo assaggio dell'interessante cifra stilistica di Emanuele Emma, in arte TheNemo, che qui presenta il suo primo progetto solista, dopo molti anni passati in formazioni di band. Un pop elettronico distorto dai suoni notturni, e non solo nel primo brano "Lavorare di notte", dove parole semplici evocano le immagini tipiche della vita di chi lavora nelle ore piccole viaggiando in autostrada ("ai bordi della strada c'è il mondo", "ti prendi un caffè, ti scaldi le mani"), accompagnate da una melodia di due note reiterate ossessivamente dal synth. In "Mi ricordo", emergono situazioni vissute in gioventù, elencate come in un flusso di coscienza: la prima volta al collocamento, la voce dei genitori, la scuola, il catechismo... e il pop viene investito da un tappeto noise quasi post rock. In "Teca" l'attenzione si focalizza sugli occhi, finestre dell'anima. La musica spesso viene lasciata sola, accompagnata solo da alcune parole ripetute più volte, qui ad esempio "senza tempo". Il pezzo si conclude con una melodia dal suono noisy che lascia degli archi sintetici a sfumare. Sembra che, più che narrare qualcosa, queste canzoni siano dei quadretti impressionisti, dove l'ascoltatore è libero di proiettare le proprie sensazioni. "Grazie lo stesso" è un ringraziamento fatto ad un'entità non precisata, ed è pronunciato senza ironia; inizia con un introduzione atmosferica che unisce suoni modificati di pianoforte ad un pad molto arioso. Poi entra un basso synth e gradualmente il resto delle programmazioni ritmiche. Anche qui la parte strumentale si protrae per molto tempo, in proporzione alla parte cantata, che si lascia interpretare a piacimento. TheNemo sembra usare molto i puntini di sospensione nella scrittura, infatti l'intensità e la breve durata di questo Ep lasciano la voglia di scoprire altro del cantautore di Monza. (Gilberto Ongaro)