recensioni dischi
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FRANKY MAZE  "Night/Flood"
   (2017 )

L'America si presenta nelle cinque canzoni dell'Ep d'esordio "Night/Flood" di Franky Maze, cantautore un po' dark ma non troppo (per ora). Il primo pezzo, "Dark was the night", omaggia il brano di Blind Wille Johnson "Dark was the night, cold was the ground", e tra l'intensità narrativa presente nel testo (che parla di angeli, demoni e promesse) spicca il mandolino, che poi ritornerà nella romantica "Alice", accompagnato da un tamburello. Una chitarra con eco invece fa partire "Great Sleeve", che evoca uno sciamano ed un rituale di fuoco e cenere, tramite una suggestiva melodia di incipit e ripresa solo nella chiusura, mentre la parte centrale è sostenuta da un lick ritmico efficace nel creare suspence. Poi c'è l'interpretazione di "Wayfaring Stranger", un tradizionale country inciso per la prima volta da Burl Ives e uno fra i più affrontati da numerosi artisti quali Johnny Cash, Eva Cassidy, Jack White, Ed Sheraan e molti altri. Franky Maze sceglie di partire in maniera lenta e suggestiva, protraendo il clima sciamanico precedente, per poi sfociare in un country blues che avvicina questa versione a quella di Neil Young. L'Ep si chiude con "Love is the flood", un'atmosfera cupa creata da due accordi ripetuti che accompagna un testo poetico ("Love is the flood baby, there's no way to hide, when life is a relic floating by"). Il cantautore ha pubblicato l'Ep il 19 gennaio scorso ma è attivo fin dal 2009, e in "Night/Flood" dimostra la sua volontà di creare situazioni intense come quelle del film ''Blueberry'' di Jan Kounen, a metà strada tra l'oscurità ed un genuino sentimento blues. (Gilberto Ongaro)