recensioni dischi
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MAURIZIO MARSICO  "The sunny side of the dark side"
   (2017 )

L’Italia in cui Maurizio Marsico si è formato culturalmente e artisticamente non esiste più da tempo, ma almeno nel mondo della musica il revival degli anni ottanta è praticato con discreta frequenza anche in territori pop. Nonostante una carriera esemplare, manifesto di talento, poliedricità e una sana dose di follia, Maurizio Marsico è un artista che, forse, ha raccolto anche meno di quanto avrebbe meritato. “The Sunny Side Of The Dark Side” raccoglie diciannove composizioni realizzate negli anni a cavallo fra il 1981 e il 1987, la maggior parte delle quali pubblicate sotto pseudonimi diversi, da The Monofonic Orchestra a Frisk The Frog, fra cui alcuni inediti selezionati da Christian Zingales. Il risultato è un’immersione totale nei suoni che hanno segnato un’epoca e nella commistione di pop, dance, punk, wave, dub e rap operata con impressionante maestria dal polistrumentista lombardo. L’incedere ipnotico di “Lucy’s 1st Appointment” inaugura “The Sunny Side Of The Dark Side”, che poi conosce momenti particolarmente brillanti con “Ka Ma Ti” e “Silver Surfin’”, capaci di catapultare davvero in un’altra epoca, con le splendide fusioni di “Rap’n’Roll”, con gli umori post punk di “Ta Ki Ta” e la claustrofobica “Mefistofunk”. “The Sunny Side Of The Dark Side” è un piccolo manuale di storia della musica italiana underground degli anni ottanta, adatto ai nostalgici del secolo scorso ed a chiunque volesse approfondire la conoscenza di un artista fondamentale per la scena musicale tricolore. (Piergiuseppe Lippolis)