recensioni dischi
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POLARIS  "Polaris"
   (2017 )

I Polaris sono Dario Nistri (batteria e voce), Gabriel Di Maggio (sax), Mitch Coda (basso), Andrew Casa Apice (synth) e Robert Barrett (chitarra). Non è facile descrivere il sound del quintetto, che sin dal disco di debutto omonimo ha scelto di fare le cose in grande. Nel disco coesistono elementi jazz, principalmente grazie al lavoro del sax, e sonorità aperte e rarefatte, che guardano tanto allo space rock quanto alla psichedelia, senza dimenticare sporadiche digressioni kraut e fugaci parentesi in bilico fra prog e post. “Polaris” è il risultato di un lavoro certosino: il disco è stato registrato nell’arco di tre lunghe sessioni notturne, terminate praticamente all’alba, ed è impressionante il grado di complessità di un sound così stratificato. Uno dei pezzi più riusciti è “Dreamscape”, il cui grado di acidità raggiunge livelli altissimi. “Polaris” non va praticamente mai in affanno e, anzi, riesce a mantenere un livello costante sia quando è la componente jazz a prevalere (“Cassiopea”), sia quando i brani seguono un andamento meno prevedibile (“Dawn To Dusk”, “Improvattack”), frutto di quella naturale propensione per la sperimentazione e la ricerca che i Polaris mostrano sin dalle prime battute. I Polaris debuttano col botto: è realisticamente difficile pensare che questo disco possa arrivare a un pubblico ampio, ma è altrettanto doveroso sottolineare la bontà e l’autenticità della proposta, figlia di talento e di grandi capacità compositive. (Piergiuseppe Lippolis)