recensioni dischi
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ZERONAUTA  "Controluce"
   (2017 )

Gli Zeronauta sono Giacomo Aiolli, Gregorio Serni, Dario Valoti e Simone Fallone, formazione fiorentina nata poco più di due anni fa e che ha da pochissimo esordito con “Controluce”, un disco dai suoni rock molto italiani, con qualche sporadica e gradevole sfumatura grunge e fortissimi richiami agli anni novanta. L’album si regge sulla base dei dualismi fra luce e ombra e fra elettrico e acustico, con il primo che emerge soprattutto nell’alternanza fra atmosfere sempre diverse e dinamiche: i momenti più cupi, in particolare, si sposano alla perfezione con un songwriting riflessivo e introspettivo, privo di qualsivoglia impianto narrativo, che parla di inquietudine, di dilemmi e di sofferenza in maniera compiuta e senza mai scadere nel banale, attraverso un nucleo di immagini ben esemplificato dal titolo stesso dell’opera. Il disco, nel suo complesso, scorre fluido e non va praticamente mai in affanno. Il contesto generale, infatti, gode di un equilibrio di fondo che ne facilita l’ascolto e che trova in “Giorno Immobile”, “Controluce” e “Killer Queen” i guizzi decisivi per fare il salto di qualità: il primo si caratterizza per il suo sound muscolare ed energico, la titletrack presenta uno sviluppo molto dinamico, mentre “Killer Queen” svela l’anima più docile del quartetto. Al netto di una proposta discretamente autentica, gli Zeronauta dimostrano di avere già le idee chiarissime e un futuro roseo. (Piergiuseppe Lippolis)