recensioni dischi
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JACASZEK  "Kwiaty"
   (2017 )

“Kwiaty” è il titolo del nuovo lavoro del compositore polacco Michal Jacaszek, questa volta ispirato da un’antologia di poesie metafisiche inglesi del diciassettesimo secolo. I brani, che regalano poche sorprese e conservano lo stile tipico di Jacaszek, evocano quindi poesie semplici e pure che, nonostante trattino temi come la solitudine o la morte, riescono a trasmettere impliciti messaggi di speranza e pace. La prima caratteristica evidente è la maggiore presenza dell’elemento vocale: l’artista polacco si è infatti avvalso della collaborazione con Hania Malarovska per realizzare quelle che, a tutti gli effetti, sono diventate delle ballate dalle atmosfere molto meno fosche di quanto già ascoltato in passato nel carriera del compositore polacco. Contemporaneamente, l’elettronica diventa leggermente più essenziale rispetto a quanto accadeva precedentemente: i suoni ora sono meno stratificati, meno effettati ed anche meno claustrofobici, se paragonati a quelli che caratterizzavano “Glimmer”. C’è, appunto, una maggiore ariosità, probabilmente figlia del desiderio e dell’urgenza di creare un ambiente ideale per la voce della Malarovska, come confermano anche le soluzioni acustiche, anch’esse funzionali all’obiettivo. “Kwiaty” è un disco sicuramente per palati fini, ma anche caratterizzato da un sostanziale equilibrio che permette di l'ascolto tutto d’un fiato. Il lavoro, inoltre, con “Daffodils” e “To Blossoms”, offre quei guizzi necessari per effettuare un vero di salto di qualità. (Piergiuseppe Lippolis)