recensioni dischi
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LEKKA  "Lekka EP"
   (2017 )

Esordisce il trio elettronico Lekka con un omonimo EP di quattro tracce che indicano chiaramente la loro direzione artistica: quella della electro dance europea, con variazioni minimali, bassi taglienti e acidi, e pattern reiterati come i legnetti in "Gustavo Fring" (curioso il titolo, una dedica al principale antagonista di ''Breaking Bad''). Il primo pezzo, "Following Euphoria", è l'unico che ospita un vocalist, che segue note medio basse come succedeva nei Bloodhound Gang. Il secondo brano è il singolo "Nervous" e mostra forse meglio le potenzialità dei Lekka. Di stampo altamente ballabile - come tutto l'EP - le brevi pause tra una fase dance e l'altra sono riempite da una voce computerizzata che recita: "I'm getting a little bit nervous". E poi si riparte, a fine misura c'è un hit (colpo campionato) che aumenta l'irresistibilità del brano. Nel citato "Gustavo Fring" si percepisce l'influenza Daft Punk, nell'usare campioni di voci a talkbox che ricordano quelle di "Technologic", ma anche nello scegliere un suono lead che riecheggia quello di "Da funk". Il medley finale, ottenuto da un pezzo di Gesaffelstein e due di Boys Noize, mette alla prova anche l'abilità dei Lekka in qualità di dj, con esito esaltante, nel valorizzare temi molto arpeggiati, e nell'assolo finale si sente ancora l'influenza del duo di Bangalter e Homem-Christo, con un sound molto "Contact". Nella presentazione i Lekka si prefiggono l'obiettivo di abbattere le barriere tra dance e rock. Onestamente, non si trovano elementi rock, anche l'assolo finale rientra nei canoni house, specie nella french electro (fin dai Rockets), così come la presenza di un batterista nella formazione non basta per parlare di rock; tuttavia, non sono certo gli stilemi del rock che servono ai Lekka per incendiare le piste da ballo: con questo EP hanno già un biglietto da visita di tutto rispetto. (Gilberto Ongaro)