recensioni dischi
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SAILING TO NOWHERE  "Lost in time"
   (2017 )

“Lost In Time” è il titolo della nuova fatica discografica dei Sailing To Nowhere, band capitolina attiva da poco meno di un lustro e che ha da poco rinnovato la sua formazione. I romani proseguono sulla scia del precedente lavoro, correggendone le imperfezioni e inserendo piccole ma azzeccate novità. Le atmosfere s’incupiscono leggermente e tendono ad avvicinarsi al classico power metal finlandese. I Sailing To Nowhere riescono comunque a evitare il rischio di copiarne il sound in maniera pedissequa, introducendo buonissime parentesi tastieristiche, l’alternanza fra voci maschili e femminili e lavorando a un sound che accoglie altri elementi della tradizione hard and heavy. Numerosi ospiti hanno contribuito a impreziosire un lavoro che si attesta su buoni livelli sin dall’opener “Scream Of The World”, fra sprazzi melodici, stop & go e frequenti cambi di ritmo. Il singolo “Ghost City” cresce lentamente sino ad acquisire un passo pesante, corroborato da un cantato particolarmente ispirato sia nelle parti soliste sia nei cori. A brillare di luce propria è “Our Last Night On Earth”, certamente il pezzo più riuscito del lotto per la sua complessità in termini compositivi, evidenziata anche da qualche eco prog, mentre “Suffering In Silence” sembra citare, seppur con grande equilibrio, i classici del power anni novanta. “Lost In Time” è un disco che non va mai in affanno e che dimostra la buonissima tecnica dei romani. La band capitolina, anche alla luce di questo, dà a volte la sensazione di non aver osato quanto avrebbe potuto, ritardando un salto di qualità sicuramente alla portata. (Piergiuseppe Lippolis)