recensioni dischi
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CHRISTIAN MEAAS SVENDSEN  "Avin"
   (2017 )

“Avin” è una parola curda che significa “amore” ed è anche il nome della fidanzata di Christian Meaas Svendsen, musicista norvegese che ha da poco avviato il suo progetto solista e al cui primo disco ha scelto di dare proprio questo titolo. “Avin” è cantato interamente in norvegese, con uno stile tradizionale e sonorità ibride, come dimostra già l’opener “Da Du Og Jer Var Vi”: le tensioni elettroniche iniziali cedono il passo a ricami da cantautorato, seppure molto sofisticati e figli di arrangiamenti brillanti, capaci di intersecarsi alla perfezione con un cantato morbido e vellutato. Non a caso, Svendsen ha collaborato con altri otto musicisti abbondantemente riconosciuti in patria. Nel disco coesistono tracce della moderna musica etnica nordica, il gusto per un folk più classicheggiante e dolci contaminazioni jazz, creando un qualcosa che suona scarno ma manifesta un notevole grado di complessità (come nella titletrack), un insieme eterogeneo ma contemporaneamente uniforme. Il vero acuto del disco è, con ogni probabilità, “11 Dager”, penultimo brano caratterizzato da melodie soffuse e da un senso di completezza che sintetizza bene tutti gli elementi presenti in “Avin”. La chiosa è affidata al ritmo suadente di “Torr Og Sliten Jord”, che suggella un’esperienza destinata certamente a una nicchia di ascoltatori dall’orecchio educato, ma la cui bontà è assolutamente fuori discussione. (Piergiuseppe Lippolis)