recensioni dischi
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ONE EYED JACK  "What 'm I getting high on?"
   (2017 )

Il revival anni '90 è in corso da diversi anni, e tende adesso ad estendersi a tutti i campi. Dentro questa scia si inseriscono gli One Eyed Jack, che con l'album "What 'm I gettin high on?" sfornano dieci canzoni energiche, dai riff di chitarra elettrica abrasivi e dal sound inconfondibilmente grunge, con (a volte) dei palm muting che si avvicinano al metal. L'affinità più adatta tra i nomi celebri del genere di Seattle è quella con gli Alice in Chains. La velocità si alterna fra brani spediti ed altri più trascinati; a volte spicca l'incisività del basso in brani come "Shitting blood" o il pezzo di chiusura "Dog fight". "The edge of the soul" ha delle parti in 5/4 ed un testo inaspettato in questo stile, risultando così il brano più interessante dell'album. "Drama shit" è il pezzo eseguito con maggior enfasi, ma "Sgrunt" è in assoluto il più aggressivo e minaccioso; compare una voce in giapponese sullo sfondo. Per il resto, a parte l'indubbia energia sprigionata dalla band, non ci sono molti elementi particolari di spicco, che lascino traccia nelle orecchie dell'ascoltatore con qualcosa di diverso da ciò che già conosce. Si tratta di un progetto che fa sentire a casa i nostalgici delle camicie da boscaiolo (compreso il sottoscritto), ma ai musicisti risulterebbe probabilmente utile uno sforzo maggiore nell'esplorare le loro capacità creative, per poter trovare una propria identità riconoscibile, all'interno di un sottogenere che è già stato sviscerato in centinaia di modi. (Gilberto Ongaro)