recensioni dischi
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GHEDALIA TAZARTES + MAYA DUNIETZ  "Schulevy maker"
   (2017 )

Quello composto da Ghedalia Tazartes e Maya Dunietz è un duo fra i più interessanti dell’ultimo periodo e il loro primo live risale al Dicembre 2013, nel Cafè Oto di Londra. “Schulevy Maker” non è altro che la registrazione di quella prima esibizione, suddivisa in due tracce della durata di circa di ventitré minuti ciascuna. L’intro della prima parte è piuttosto suggestiva, voci e sample si fondono per creare un’atmosfera densa di pathos e lentamente i suoni diventano più lineari grazie al lavoro del pianoforte che detta i tempi. Una breve parentesi senza voci precede una fase dominata dall’elettronica con ancora diverse voci a stagliarsi sullo sfondo, mentre nell’ultima fase i suoni si fanno meno elettrici e più rarefatti e, insieme con voci sussurrate e sofferte, l’atmosfera è quasi da film dell’orrore. La seconda parte di “Schulevy Maker” è ancora inaugurata da sussurri e sospiri, il pianoforte entra timidamente, ma ancora le campane e un vociare confuso contribuiscono a conservare i colori scuri. I passaggi successivi sono parecchio lineari, ma negli ultimi cinque minuti le strutture si ingarbugliano e il crescendo che ne consegue risulta brillante. “Schulevy Maker” è il resoconto di un live complesso e sorprendente, certamente adatto a un pubblico di nicchia, ma non per questo non gradevole. (Piergiuseppe Lippolis)