recensioni dischi
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HASA-MAZZOTTA  "Novilunio"
   (2017 )

Redi Hasa e Maria Mazzotta si sono incontrati per la prima volta dodici anni fa. I due, uniti da un gusto musicale simile, dopo anni di frequentazioni e ascolti reciproci hanno cominciato a credere nella possibilità di realizzare un progetto comune, che avrebbe unito il suono del violoncello di Redi Hasa alla grande voce di Maria Mazzotta. Il prodotto finale è un disco dal sapore etnico, che parla di storie, di viaggi, di popoli. Nell’approccio non si discosta particolarmente da “Ura”, l’album di debutto del duo, ma "Novilunio" riesce ad andare oltre ed a manifestare una maggiore consapevolezza. Le tracce sono dieci: dall’umore un po’ scuro di “È Tiempu” a quello un po’ più leggero di “Aux Souvenirs”, il disco è quasi interamente giocato sul contrasto fra un violoncello, che conferisce un tono serioso, e una voce morbida e parecchio acuta. Se “Capufrisca” ha quasi un incedere da canzone popolare, ben diverso è il caso della titletrack e di “25 Trecce”, due brani che tornano a lavorare su un folk parecchio umorale. Nel finale compare anche la cover di “Cu Ti Lu Dissi” di Rosa Balistreri, ma a chiudere l'opera è “Libro D’Amore” che, con le sue architetture e le sue trame fitte, è certamente uno dei pezzi più ispirati e caratteristici del lotto. Redi Hasa e Maria Mazzotta confezionano un altro bel lavoro, figlio di una collaborazione nata in maniera praticamente naturale, fruibile anche dai neofiti del genere. (Piergiuseppe Lippolis)