recensioni dischi
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UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA  "Fumara"
   (2017 )

Arriva a fine ottobre anche il nuovo lavoro del quintetto padovano Un Giorno Di Ordinaria Follia, intitolato “Fumara”, termine che, come spiegato dalla band, indica uno stato di inquietudine tendente all’ira, presente in diverse situazioni della nostra quotidianità. Un titolo del genere, unito ad un artwork parecchio originale (che raffigura un “Godzilla” che scaglia raggi infuocati sulla città patavina), non può che preannunciare un lavoro molto forte e diretto, nel sound come nei testi. Se lo spirito è puramente punk, gli Un Giorno Di Ordinaria Follia musicalmente non si fermano lì, ma si spostano frequentemente in ambienti più rock. L’approccio è già ben riassunto da “Kreesto”, brano deciso e discretamente cattivo, mentre “Ci Vuole Fegato” mostra l’altro lato del quintetto patavino, cioè quello attento anche all’aspetto meramente melodico del pezzo: in mezzo a trame fittissime, ancora collocabili in ambienti (post) punk, il cantato si rivela piuttosto catchy. “Fumara” conosce uno dei suoi momenti migliori con “Louis Vuitton”, un pezzo dalle costruzioni nemmeno troppo sofisticate, ma breve e violento, tutto headbanging e dall’impatto potenzialmente devastante in sede live. “1/2 Di Me”, invece, rallenta un po’, è un pezzo più ragionato, ma impreziosito da una bella coda, diventando uno dei momenti migliori del lavoro. A chiudere è “Lunga Vita Al Dio Del R’n’R”, che riprende lo spirito incendiario e distruttivo e lo esalta attraverso di distorsioni e assoli. Pur non brillando in termini di originalità, “Fumara” è un disco positivo, perché capace di mettere in luce le buone capacità del quintetto e di unire alla musica testi che si sposano benissimo con questo tipo di stile. (Piergiuseppe Lippolis)