recensioni dischi
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ALMACANTA  "Revive"
   (2017 )

Dalla Sardegna, il duo degli Almacanta propone la sua seconda fatica dal titolo “Revive”. Un lavoro che usa, nelle nove tracce in esso contenute, le basi fondamentali del Jazz ma con interessanti contaminazioni del Blues, dello Swing e delle Folk Ballad americane. Una perfetta alchimia tra la cura degli arrangiamenti che portano la firma di Graziano Solinas (fisarmonica, pianoforte e organo Hammond) e i testi scritti e interpretati dalla splendida e carismatica voce di Zaira Zingone. Ad impreziosire l’opera, il contributo fondamentale di strumentisti di grosso calibro dello scenario musicale sardo: Antonio Pitzoi alle chitarre (acustica, semiacustica ed elettrica), Gian Piero Carta ai fiati (sax tenore e soprano e clarinetto), Lorenzo Sabattini al basso e contrabbasso e Andrea Lubino alla batteria. Musica e testi rimandano al tema della rinascita, del risveglio, del rialzarsi di fronte a tutto ciò che nell’arco dell’esistenza umana può far morire interiormente, addormentare e cadere, sfruttando il potenziale delle sonorità e delle liriche. L’opening track, “Ode To Life”, un inno alla vita, è il frizzante inizio del disco tra la voce melodiosa di Zaira e l’Hammond di Graziano, sostenuti dal discreto ingresso di batteria e contrabbasso. “Fiore Del Mattino” è introdotta dal pianoforte che dapprima suona dolcemente per poi perdersi in sonorità quasi nevrotiche che danno il via al canto e agli altri strumenti. Perfetta la fusione tra la voce e gli arrangiamenti con i suoi ritmi serrati nell’alternanza tra clarinetto, fisarmonica e chitarra elettrica. La title track lascia lo spazio ad un intro di pianoforte che fa da sottofondo al basso e al sax, prima che la melodia della voce si possa aprire alla dolcezza di un soft swing in un brano dalle atmosfere rilassanti e sognanti. “Misteri E Semplicità” non si discosta stilisticamente dalla traccia precedente: la voce culla con tenerezza l’ascoltatore e lo accarezza con l’apporto discreto della chitarra e del sax, accompagnati dal delicato sottofondo di piano, basso e batteria. “Luz Que Brilha” mette da parte lo swing per aprirsi nuovamente alle atmosfere leggere e sbarazzine del jazz e introdurre al tenero abbraccio di “In Memoria” con le sue ritmiche variabili che spaziano dal jazz, al blues, allo swing alla bossa nova. “In Mood”, nella brevità dei suoi due minuti, racchiude l’allegria e del piano e il calore della voce, accompagnati da basso e batteria che non prendono mai il sopravvento, mentre con “Emil” il sax, invitando al relax, accompagna la sensualità del canto. Chiude il disco “Sogni Rincorsi”, sapiente connubio tra la poesia, il teatro e la magia scaturita dalle note del piano e le sue variabili trame sonore. Nel complesso siamo di fronte ad un lavoro di nicchia, curato in ogni suo aspetto e dalla non trascurabile finezza stilistica che lo rende pregevole in ogni secondo dei suoi trentacinque minuti. Voce e piano stupiscono per la loro simbiosi mentre l’apporto degli altri strumentisti è un valore aggiunto ad un eccellente lavoro che racchiude in sé la perla rara della musica di alto livello. (Angelo Torre)