recensioni dischi
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JUXTAPOSITION  "Juxtaposition"
   (2017 )

I Juxtaposition sono un quartetto norvegese di base a Oslo, composto da Agnes Hvizdalek (voce), Magnus Skavhaug Nergaard (basso elettrico, elettronica), Uktu Tavil (percussioni, no-imput mixing board e sampler) e Natali Abrahamsen Garner (voce ed elettronica). Si tratta, in sostanza, di una formazione di improvvisatori che ha registrato, nella primavera dell’anno scorso, un disco di sette tracce (uscito per Nakama Records)) che spazia fra diversi generi e diversi approcci, senza scegliere praticamente mai una direzione ben precisa. Il quartetto opta per una strumentazione ibrida ed un’amplificazione marcatissima per produrre un lavoro che sembra voler insistere ossessivamente su un perenne gioco di contrasti, di noise inteso con la mera accezione di estetica del rumore, com’è già ben chiaro a partire da “Correttivo”. “Pakistansk Mango” sembra essere figlia di un approccio più giocoso, a differenza di “Revolver” con la sua aria spessa e tesissima. Se la voce prova, qua e là, a catalizzare l’attenzione, la titletrack e “1000 Poeng” tornano a musicare i contrasti, gli stridori, le dissonanze e l’assurdo, comunicando, se possibile, un umore sereno, lo stesso che sembra scomparire in “Enkle Losinger Og Fugler” e “Trost”. Quello dei Juxtaposition è un lavoro musicalmente e concettualmente molto forte e caratterizzato, grazie anche al grande lavoro di Lasse Marhaug in fase di produzione. Chiunque sia avvezzo a lavori di questo tipo, non faticherà a trovare in questo quartetto un nuovo prospetto della noise music. (Piergiuseppe Lippolis)