recensioni dischi
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NILS OKLAND BAND  "Lysning"
   (2017 )

Nils Økland, musicista norvegese e virtuoso del violino, è da poco tornato con la sua band per “Lysning” (Hubro Records), un album che riassume il lungo percorso e la grande formazione artistica del suo autore principale, fra folk, rock, jazz e improvvisazione. Il disco raccoglie nove tracce che continuano a disdegnare una rigida classificazione in generi, perché frutto di una lunga serie di pulsioni di diverso tipo. “Lysning” si schiude con le carezze di “Drom” e prosegue con il lento e morbido evolversi della titletrack. A partire da “Flukt” il discorso sembra complicarsi leggermente: il sound risulta la miscela fluida di diversi generi, il violino è sempre in grado di spiccare sul resto della sezione ritmica, lo sfondo si fa più denso e i colori più vividi, ma è solo una parentesi: “Skygger” torna a disegnare atmosfere estremamente rarefatte, mentre “Blamyr” è un pezzo immerso nelle tenebre. Nuovi lampi di timida luce arrivano con la “Skumring”, poi “Speiling” cerca di caratterizzarsi per un tono più solenne. In chiusura, accanto all’inquietudine di “Bolge”, “Sikt” chiude il cerchio con un umore malinconico e tanta grazia. Non affatto casualmente Nils Økland è considerato un grande dello strumento: “Lysning” è un piacevolissimo viaggio sulle note degli archi, in cui il resto della sezione ritmica, comunque, non ricopre un ruolo soltanto marginale. (Piergiuseppe Lippolis)