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EROS RAMAZZOTTI  "Eros duets"
   (2017 )

Quella dei duetti (ora è più alla moda chiamarli "featuring"...) è una condizione praticamente irrinunciabile nella musica odierna. Fateci caso, taluni album di questi tempi hanno addirittura uno o più ospiti per ogni singola canzone compresa. Ma, lo diciamo per i più giovani, non è sempre stato così, soprattutto in Italia: anzi, fino a meno di 10 anni fa era davvero raro che un cantante famoso chiamasse un altro interprete ad affiancarlo. Forse era per paura di perdere, anche solo in parte, il riflettore su di sé, forse invece era solo un po' di italico provincialismo: ma sta di fatto che, tanto per non fare dei nomi, i duetti ufficiali degli anni '90-'00, ad esempio, di Ligabue o Vasco (giusto per citare i più importanti e venduti in assoluto) si possono contare sulle dita di una sola mano (probabilmente anche monca). Checché ne pensiate di Eros Ramazzotti, per lui non è stato così. E' quindi giusto, ora che tutti i suoi più importanti duetti sono stati raccolti in questo nuovo disco, ricordare come l'ex ragazzino di Cinecittà abbia sempre praticato l'arte della "condivisione canora" quando nessun altro, o quasi, faceva ugualmente nello Stivale. Non è un caso che il duetto più antico tra quelli proposti nel disco risalga addirittura a 30 anni fa esatti, vale a dire "La luce buona delle stelle", interpretata insieme a Patsy Kensit proprio nel 1987. L'unico altro artista italico che, negli stessi anni, godeva nel cantare in coppia era Zucchero Fornaciari, ma la situazione in questo caso era parecchio diversa: Ramazzotti, già celebre, sceglieva semplicemente di dividere le luci del proprio successo con altri artisti (a volte anche meno famosi di lui, vedi Antonella Bucci in "Amarti è l'immenso per me"), Sugar invece cercava autentici n.1 mondiali (Eric Clapton, Joe Cocker, John Lee Hooker, Paul Young, B.B. King) per rafforzare la propria fama, soprattutto all'estero. C'è una bella differenza. Dato quindi ad Eros ciò che è di Eros, ovvero la scelta primigenia dei duetti in quanto tali, e non solo come scelta attuale in ossequio alla moda imperante, rimane in questo nuovo album la testimonianza di quanto, volenti o nolenti, tutti coloro i quali vivono di musica tricolore in questi anni '10 debbano ad Eros. Lo si diceva all'inizio: questo è un disco importante, checché ne pensiate di lui. Anche (e soprattutto) perché se all'estero hanno finalmente capito che la musica italiana non è più solo mandolino, "Volare" e tarantella, il merito è anche e soprattutto di queste canzoni. L'unico cruccio è che la raccolta in oggetto sia, forzatamente, monca: accanto a questi 15 importanti episodi avrebbero di certo fatto bella figura anche altri duetti, come "Stella gemella" con i Gemelli Diversi, "Domo mia" con i Tazenda, o "Tu vivrai" con i Pooh, Enrico Ruggeri, Raf e Umberto Tozzi. Ma tali e tante sono state le collaborazioni di Ramazzotti che, è ovvio, qualcosa doveva per forza rimanere fuori... (Salvatore La Mazzonia)