recensioni dischi
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BLOOD INC.  "Blood Inc."
   (2017 )

I Blood Inc., quartetto metal milanese, hanno da pochissimo debuttato con un disco omonimo che si prefissa l’obiettivo di prendere spunto dalla cronaca nera relativa agli assassini seriali più celebri dell’ultimo secolo, oltre che da tutta la letteratura e la cinematografia thriller e horror. Musicalmente, invece, i Blood Inc. guardano agli sviluppi più moderni dell’alternative metal e, a tratti, arricchiscono il sound con guizzi industrial. Nella mezz’oretta di “Blood Inc.”, effettivamente, compare molto spesso l’elettronica e si ricorre spesso ai campionamenti, manifestando tutto il desiderio di realizzare un prodotto che sia perfettamente calato in questo periodo storico. Il sound è spesso diretto, discretamente violento, intriso di groove pressoché senza soluzioni di continuità, e in più di un passaggio ricorda Rob Zombie. “Blood Inc.” si apre con le sfuriate chitarristiche di “Lucky Number 13”, e si caratterizza con il dialogo centrale fra una batteria martellante ed un’elettronica marcatissima, in un raro momento di quiete concessa dalle chitarre. “Wake Up Dead (Virus Contamination)” è uno dei pezzi più riusciti del lotto e tende a seguire schemi più classici, prima di una coda multiforme e che si spegne improvvisamente, e condivide lo scettro di miglior brano del disco insieme alla stratificata e sofferta “Rhyme Of Dead”, ascrivibile senza mezzi termini alla voce horror metal. Il debutto dei Blood Inc. è parecchio positivo: mette in luce le buone idee e la buona tecnica di un quartetto promettente, anche grazie a un’autoproduzione davvero impeccabile. (Piergiuseppe Lippolis)