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LETIZIA FUOCHI  "Inchiostro"
   (2017 )

È uscito da poco "Inchiostro", il nuovo lavoro discografico di Letizia Fuochi pubblicato da Materiali Sonori. Il primo capitolo di questo album è "Canzone del tempo presente", una traccia ruvida dal ritmo decisamente blues e un arrangiamento minimalista ma efficace. Decisamente d'impatto il timbro vocale della Fuochi, capace di catturare bene l'attenzione. "Uno strano tormento" è soffice ma sarcastica nei versi. La canzone perfetta per chi si trova costretto a rapportarsi con una persona cronicamente indecisa e inconsapevole dei danni che un simile atteggiamento genera a chi indeciso non è. "Dolceamaro" è un gioiello acustico, felice sintesi di delicatezza romanticismo e tecnica musicale. Un brano che emoziona fin dall'arpeggio iniziale di chitarra e che fa investire l'ascoltatore da un abbraccio caldo e luminoso. Ottimo il mixaggio. Forse avrei lasciato questa traccia alla fine dell'album. "Quello che tu chiami amore" è un buon pezzo sotteso da chitarre elettriche capaci di sottolineare il crescendo del brano. Crea un ottimo contrasto con "Dolceamaro". "Il mio analista scuote la testa" è davvero un titolo simpatico per una canzone che mi fa sorridere, perché mi fa pensare alla dimensione inutilmente complicata che talvolta si divertono a creare analisti e psicologi (fidatevi, so quel che dico!). Nel complesso il pezzo funziona e apprezzo la semplicità della struttura. "Festa di paese" è una canzone pittoresca che ti prende per mano e ti conduce attraverso le piccole vie di una città sconosciuta e ricca di tradizione. Bella la parte ritmica e il timbro vocale della Fuochi. "Disegno proibito" l'ho trovata una canzone davvero di spessore e ben equilibrata. Tutto funziona, dal testo all'arrangiamento con gli archi. "Mordilingua" è una traccia ritmica e accattivante che non dà tregua all'ascoltatore. Bello il testo, oltre all'andamento melodico, che strizza sempre l'occhio all'autoironia. Dopo "L'antro della fata" si arriva alla più convincente "Indelebile". Un brano ritmico e ben effettato che corre fino alla fine del disco portando con sé l'ascoltatore attraverso una dimensione nostalgica. Si ha la sensazione di guardare una strada lunga dallo specchietto retrovisore. Bellissima la voce di Rio Mezzanino che rende magico il pezzo. ''Inchiostro'' è una buona produzione discografica che mette insieme molti ingredienti disparati. Lo consiglio a tutti coloro che amano la musica d'autore ricca di contaminazioni diverse. (Davide Borella)