recensioni dischi
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LA MASCHERA  "ParcoSofia"
   (2017 )

Tre anni dopo “’O Vicolo ‘e l’Allerìa”, a cui ha fatto seguito una intensissima attività live, l’ultimo scorcio di 2017 segna il ritorno de La Maschera, formazione campana che, per il suo nuovo disco, si è avvalsa della collaborazione col musicista senegalese Laye Ba e con altri ospiti. “ParcoSofia”, nell’accezione classica dei due termini, significa “moderarsi in sapienza” e vuole rappresentare un omaggio all’ambiente delle case popolari che, fra le altre cose, è anche quello che ha ispirato gran parte dei pezzi di questo disco. La Maschera riparte dal folk e dal cantato in napoletano, prevedibilmente senza apportare grosse variazioni a una proposta artistica già di per sé parecchio caratterizzata. Il disco comunica, alternativamente, un umore allegro in alcuni passaggi, meno in altri ma, in entrambe le situazioni, la bontà dei ricami musicali, da “Te Vengo a Cercà” e “Le Case Popolari” fino a “Mi Sento Sicuro” e “13 Primavere” rende entrambe le fasi decisamente gradevoli. Nel mezzo, invece, si colloca “Salaam Aleikum”, pezzo scritto con Laye Ba, che unisce ritmiche mediterranee a sonorità black e afro, contraddistinguendosi per l’originalità e un sound travolgente. La Maschera torna e lo fa in grande stile, con un disco suonato e prodotto bene, in cui l’uso del dialetto non costituisce uno scoglio, ma si incastona benissimo all’interno di un certo tipo di sonorità. (Piergiuseppe Lippolis)