recensioni dischi
   torna all'elenco


MESICO  "Pure and shining"
   (2018 )

Mèsico è il nome d’arte scelto da Paolo Mazzacani per il suo percorso solista, dopo un passato in compagnia di Luciano Ermondi nei Tempelhof. Il secondo disco firmato Mèsico conferma il desiderio di non abbandonare totalmente l’elettronica, nonostante il nuovo “Pure And Shining” si configuri come un lavoro prevalentemente cantautorale, caratterizzato da brani intimisti e ballate costruite con chitarra acustica ed il timbro vocale profondo di Paolo. È proprio questa natura ibrida a conferire autenticità a “Pure And Shining”: se l’apertura di “Abdicate To Love” è minimale e rappresenta una sorta di recupero del passato Tempelhof, i due brani successivi raccontano già di un’attitudine diversa. “Long Way Back” è interamente retto dalla chitarra acustica, mentre “A Beautiful Bride” offre ricami jazz grazie a inserti trombettistici e al lavoro incessante della tastiera, strizzando l’occhio al pop. Nella fase centrale tornano i riferimenti al passato, con l’elettronica densa di “Harlem” e l’atmosfera cupa di “Devotees”, ma con “Oh Storm” la situazione cambia ancora. Tuttavia, sembra che i momenti migliori coincidano con i brani in cui le due realtà vengono sintetizzate e l’elettronica è resa elemento funzionale al contesto cantautorale: oltre alla già citata “Devotees”, un discorso analogo vale per “Your Church”. “Pure And Shining” è un bel lavoro perché rappresenta l’incontro di due mondi distanti, senza che ciò produca mai stridori o conceda passaggi a vuoto. (Piergiuseppe Lippolis)