recensioni dischi
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ELOISA ATTI  "Edges"
   (2018 )

Una carriera cominciata prestissimo, da bambina nel Piccolo Coro dell’Antoniano, e continuata con varie esperienze musicali, quella della songwriter Eloisa Atti, che torna ora sulle scene con questo bel progetto “americano”. Dopo l’omaggio alla musica brasiliana e quello a Billie Holiday, è la canzone Americana, in tutti i suoi generi, che viene omaggiata in questo nuovo disco. Fin dal primo brano, il country alla Chris Isaak “Each man is God”, si respira odore di western, di polvere e di terra come nella migliore tradizione della musica americana di genere. Ma non viene rappresentato solo il country nel disco della Atti. C’è il blues di “Blue eyes blue”, steel guitar e quella voce così particolare tra Madeleine Peyroux e Billie Holiday stessa. La canzone d’autore tra Joni Mitchell e Carly Simon regna invece nella bella “Without you”, tutta percussioni, chitarra e pianoforte. E c'è ancora il folk di “Cry cry cry”, che nulla ha da invidiare ai classici americani del genere. Ma il pezzo preferito da chi scrive è il dolcissimo jazz “The rest of me”, uno standard moderno che potrebbe provenire da qualsiasi fumoso locale della New York degli anni ‘40. È questa la punta di diamante di un disco ben scritto, ben cantato e ben suonato, mixato a Tucson dal grande Craig Schumacher e prodotto dalla stessa Eloisa Atti: un po’ KD Lang, un po’ Norah Jones, ma con una sua personalità ben delineata. Un nome da tenere d’occhio assolutamente. (Francesco Arcudi)