recensioni dischi
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PATERLINI  "Fuori tempo massimo"
   (2018 )

Davvero delizioso questo album d’esordio del mantovano Emiliano Paterlini, giovane musicista e cantante già in tour come tastierista nei live di vari prestigiosi artisti, quali Fabio Concato, Fausto Leali, Eduardo De Crescenzo, tra gli altri. Il CD contiene undici brani nei quali il talentuoso giovane artista rivela la sua personalità a tutto tondo. Un progetto vitale, gioioso e intenso, dalle mille sfumature e molto diverso per generi e stili, ma che rappresentano bene le passioni di Paterlini, dai Beatles alla world music fino allo swing. Si sentono molto qua e là gli echi di Bersani ma anche di Capossela e perfino di Prince. La cover tutta piano voce e archi di “Purple rain” è, per chi scrive, una delle più belle che mai siano state fatte. Ma si sente molto anche la mano del produttore “Bengi” Benassi, dei Ridillo, soprattutto nell’iniziale, e davvero carina, “Un mare d’amore”. Come anche nell’uptempo “Vai vai (piccolo mio)”, alla Neri Per Caso o Quartetto Cetra, dal gusto un po’ retrò ma allo stesso tempo molto fresco. Ma anche il bel tango elettronico di “Discorsi da bar” è davvero notevole, testo spiritoso e suoni interessanti accompagnati dalla bella voce di Emiliano. Bella la melodia di “Com’era”, arrangiata magistralmente con suoni elettronici che esaltano anche la voce “effettata” dell’interprete. E ancora l’elettroswing di “Angeli rubati” e la scatenata “Il giorno del mio matrimonio”, per finire con i due brani strumentali dell’album, “Eleonore” e “Melody”, in cui viene fuori il Paterlini pianista di esperienza. Un bellissimo esordio, un ottimo autore, una voce interessante, una produzione impeccabile per un disco fresco e piacevolissimo, che speriamo sia il primo di una lunga serie. (Francesco Arcudi)