recensioni dischi
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BARBERINI  "Barberini"
   (2018 )

Barberini ed il suo cantautorato portano alla luce un nuovo album (o per dire, un album d’esordio) intitolato proprio come il nome d’arte della cantautrice Barbara Bigi, ovvero Barberini. Il disco, uscito per Frivola Records (etichetta da tenere sott’occhio, mi raccomando), è un buon mix di sonorità rarefatte e cantautorato 2.0, di quelli per i giovani insomma. Un connubio che dà vita a qualcosa di originale e sperimentale allo stesso momento, se si può dire (o almeno per l'Italia, per carità). Barberini rappresenta il giusto incrocio tra mondi differenti e dimostra una buona dose di originalità. Il disco ha bisogno di più ascolti, e deve essere ingurgitato nella sua interezza e non semplicemente a pezzi, piccoli o ad ascolti fugaci: infatti Barberini, prodotta da Filippo Dr. Panico (a metà recensione lo dobbiamo pure dire!), attrae per la complessità ed a sua volta la semplicità del proprio universo, che appare fatto da cose fantastiche e lucenti. Brani come “Le Balene” riescono a dare un’ottima impressione su ciò che possa essere Barberini ed il suo album, ma anche i singoli buttati fuori sono tanta roba, anche se, ovviamente, dipende sempre dai gusti e dalle curiosità di ognuno. Barberini è un ottimo prodotto che può ancora crescere esponenzialmente e dar vita a qualcosa di veramente unico in Italia. Spingere sulla cura dei dettagli sarà di certo la chiave vincente. (Domenico Carbonaro)