recensioni dischi
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HADDAWAY  "The album"
   (1993 )

Tedesco, anche se non era esattamente alto e biondo come Dieter Bohlen, ma buon animale da discoteca che un giorno volle passare dal cubo al microfono. Venne confezionato un singolo, "What is love", che divenne in poche settimane il tormentone dell'estate, e ci si cucì attorno un album. Che nemmeno ebbe l'onore di un titolo, per evitare che la gente si confondesse: e nemmeno avevano torto, dato che a parte qualche clone di "What is love" ("Rock my heart", tenuta da parte per l'estate successiva, e anche di discreto successo) non si andava da nessuna parte. One hit wonder se ce n'è stato uno negli anni '90, il dramma era che non erano più i bei tempi in cui i singoli vendevano tanto e permettevano di vivere di rendita. Adesso si lavorava su compact disc, e 4 minuti fortunati non bastavano ad elevare la carriera; si poteva warholianamente avere il proprio momento di fama, ma poi si tornava nel limbo, senza nemmeno magari aver fatto in tempo a comprare la Cadillac. Ci avrebbe riprovato due anni dopo, nel 1995, con una "Fly away" che suonò vecchia già alla fine del primo ascolto, poi se ne sono perse le tracce. Ma se siete feticisti, disperati, non demordete: prima o poi ci sarà il revival degli anni '90, e un qualche "FuturMeteore" ce lo riproporrà, magari imbolsito, a playbackare su "baby don't hurt me don't hurt me no more". Potrebbe far qualche serata, tirar su qualche ingaggio, e magari con due o tre risparmi riprovare dal concessionario di Cadillac. Ah! Dimenticavo. "What is love" è accreditata a nome di tal Dee Dee Halligan, e ci può stare, e tal Junior Torello. Che sia il figlio di Masi Torello, in provincia di Ferrara? O lo zio del Toro Loco? Fatemelo conoscere, vi prego. (Enrico Faggiano)