recensioni dischi
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MACOLA & VIBRONDA  "Io resisto"
   (2018 )

Quarto lavoro per Macola & Vibronda, ensemble che prosegue la propria predilezione per i ritmi latini uniti a testi spensierati. L'Lp "Io resisto" contiene amori pirateschi e fugaci, donne, alcool, saudade e ancora alcool, come ne "Il mio locale preferito" dove si elencano "La grappa, il mojito, il sangiovese, il margarito, la tisana con il rum". Troviamo il dub nel pezzo "Chitarra di fuoco", che ripete "Ti sovvengono le corde della mia chitarra", riproposto a fine album in versione karaoke, così come reggae nella titletrack, che insiste in un ottimismo a tutti i costi e in una stoica resistenza "coi denti e con le unghie in mezzo al mare". "La sera", pezzo dal ritornello melodico-simpatico dal testo agrodolce, ci ambienta in "goliardiche vetture", ricordando un po' "La roulotte", pezzo del disco precedente. La voce di Macola ha un leggero graffiato che richiama quello di Ruggeri, specie ne "L'amore di due ore". Poi cumbia, salsa (resta impresso il tema festaiolo delle trombe di "Questo amore no"), bachata e anche due brani strumentali, che risultano i più coinvolgenti: "Tracapaton" con la sua chitarra acustica e poi elettrica, e "In tal novli", tango con finale cha cha cha con la chitarra affiancata in prima linea dal violino. Ci sono due digressioni in lingua straniera, "Awake" in inglese e "En la luz" in spagnolo, dove viene esplicitamente ripreso il tema di "Oye como va" di Santana, raddrizzato negli accenti. Il ritmo si fa dritto in due occasioni, nel 6/8 di "Particelle" che ha un suono più pulp rock, e il pop di "Nessuna musica". Ciò che spicca del lavoro è l'affiatamento della band, con pregio particolare delle percussioni, e lo scopo principale di creare serate leggere, divertenti e danzerecce. (Gilberto Ongaro)