recensioni dischi
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P.  "Last entry in the ship's log"
   (2018 )

P. è il moniker dietro cui si cela Piermaria Chapus, figura di rilievo negli ultimi vent’anni di indie italico, soprattutto per i trascorsi da protagonista con i MiceCars.
“Last Entry In The Ship’s Log” raccoglie tre tracce pubblicate per MiaCamerettaRecords, materiale esiguo che racchiude tuttavia in pochi minuti una mirabile rilettura di quella sottile raffinatezza mai persa di vista.
“Crevasse” procede così su morbidezze dal vago sentore psichedelico, aprendo in punta di chitarra e legando una raccolta mestizia all’introverso intimismo dei Girls In Hawaii; “Cenotaph” vira su sonorità più inclini ad un’elettronica addomesticata che trova melodioso sviluppo in un synth-pop di classe tra Blur e Battiato, con pregevoli inserti pianistici ed un ampio finale orchestrale.
Sublimata da screziature beatlesiane, chiude “Someone else’s life”, avvio su una pulsione incalzante arricchita da impasti vocali retrò e pattern ritmici anni ‘80, epilogo dream pop impreziosito da ricami sontuosi della chitarra e del piano.
Tre episodi deliziosi, altrettanti bozzetti che recano in sé una esile bellezza, timida e gentile: poco più di una promessa, ma sussurrata con devozione ed intrisa di un fascino ammaliante. (Manuel Maverna)