recensioni dischi
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MÖBIUS STRIP  "Möbius Strip"
   (2018 )

Tanti colori, ma di pastelli a cera. Così, per sinestesia, si potrebbe descrivere la musica degli italiani Mӧbius Strip, quartetto jazz prog capitanato dal tastierista Lorenzo Cellupica, che è anche autore dei brani, arrangiati poi dalla band. L'omonimo album contiene sei pezzi, la maggior parte dei quali oscilla tra gli 8 e i 9 minuti di durata. Tutti strumentali, i brani sono forieri di uno stile allegro ed elegante, che unisce le costruzioni progressive a un sound prettamente smooth jazz, all'insegna di un equilibrio costante e di una piacevolezza d'ascolto. "Bloo" ad esempio, suonato nella prima metà in 17/8, dopo un intro di organo elettrico propone un delicato assolo di piano elettrico. L'arrivo del sax in prima linea accresce la dinamica, e il batterista è colui che porta maggiormente un contributo soft rock. L'energia positiva di Cellupica si trasmette equamente a tutti i componenti, spicca nel pianoforte di "Déjà Vu", che mette di buonumore, come uno dei brani più leggeri dei Supertramp (sebbene qui non ci sia traccia del Wurlitzer). "First impressions" è una prova di affiatamento della band, in un tema esaltato dagli stop all'unisono della batteria. Si costruisce un groove, nel quale l'aria del sax raggiunge una nota acuta un po' infelice, forse perché ottenuta con una posizione parecchio faticosa. Tuttavia, l'andamento ritmico è il fulcro principale che catalizza l'attenzione. "Call it a day" si discosta dagli altri pezzi essendo per solo pianoforte e durando meno di 3 minuti. Si tratta di un dolcissimo tema arpeggiato, accompagnato solo alla fine dal basso fretless. Poi il pianista trilla in "Andalusia", introducendo il tipico stilema spagnolo della modulazione semitonale. Una rullata fa decollare il brano in un ritmo dritto, sul quale lo stilema viene spalmato e sottolineato dal sassofono. Anche qui emerge il gusto "avventuroso" e brillante del tastierista. Alla fine, la titletrack, che è anche il nome del gruppo, si caratterizza per un uso più importante del synth. Il tema principale spetta al sax, al quale controribattono suoni, a volte taglienti a volte legati con portamento, dai tasti bianchi e neri. C'è un generale spirito ironico in quest'ultimo pezzo, mai sguaiato, ed efficace. Noi tastieristi sappiamo che alcune tastiere contengono dei brani demo, volti a mostrare le potenzialità dello strumento. In genere sono pezzi eseguiti da mostri - spesso giapponesi - per la Yamaha, che lasciano di stucco per la bravura tecnica, ma al contempo sono anche brani gioiosi e rasserenanti. Ecco, un brano dei Mӧbius Strip ci starebbe bene in una di queste demo, come pure in una qualsiasi situazione dove persuadere qualcuno della bontà di un'idea, per la forza positiva e la serenità che trasmettono agli ascoltatori. (Gilberto Ongaro)