recensioni dischi
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PRAINO  "Il disco di Praino"
   (2018 )

È bello quando la musica - soprattutto italiana - propone progetti nuovi ed originali e permette di scoprire nuovi talenti. È certamente il caso del giovane Praino, calabrese di nascita ma bolognese d’adozione, che - dopo tante collaborazioni - debutta da solista come cantautore con questo ottimo album. Le sette tracce de “Il disco di Praino” sono piacevoli, orecchiabili, ben scritte, ottimamente suonate. Un pop scanzonato ma che tratta argomenti seri, di certo non originali (l’amore, nel suo significato più ampio, le difficoltà dei giovani di inserirsi nell’attuale società) ma lo fa con una grazia e una simpatia non riscontrabili altrove. Certo, la voce di Praino ricorda a tratti quella di Sangiorgi dei Negramaro, alcuni brani richiamano qualcosa di già sentito (la deliziosa “Radical chic” somiglia a qualche canzone di Cremonini) ma nel complesso sono piccoli peccati veniali per un disco di debutto che, invece, ha tanti pregi. Segnaliamo sopra a tutto il singolo di lancio “Spleen”, melodia pop accattivante su un tappeto di chitarre, che parla di amori non corrisposti tra giovani insoddisfatti, che vorrebbero un futuro lavorativo senza troppi ostacoli. Un debutto decisamente ottimo, per un giovane artista/musicista di cui risentiremo parlare. (Francesco Arcudi)