recensioni dischi
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CLAUDIO F BARONI  "Motum"
   (2018 )

Claudio F Baroni è un musicista e compositore argentino ma di stanza ad Amsterdam, da pochissimo tornato con un nuovo album, intitolato “Motum” (uscito per Unsounds Records), il cui proposito è quello di analizzare il concetto di movimento attraverso la musica. Il disco comprende tre composizioni, la prima delle quali suddivisa in quattro, per un totale di sei brani. “Motum” si apre con “In Circles II (Mov I)”, il cui fluire è lento, avvolgente e stratificato, con i suoni che cambiano di intensità in maniera più o meno rapida. Più articolato è il percorso di “In Circles II (Mov II)”, che riprende da dove il brano precedente aveva lasciato, con il pianoforte ad assumere un ruolo centrale. “In Circles II (Mov III)” è invece più lineare dell'episodio precedente ma i suoni, ancora stratificati, comunicano un senso di dolcezza e suggeriscono un’atmosfera melliflua davvero godibile. “In Circles II (Mov IV)” cambia volto e si inserisce in ambientazioni a tinte fosche, soprattutto in una prima parte completamente priva di quegli spiragli luminosi presenti, invece, nella seconda. “Solo VIII – Air (Dedicated To Phil Niblock)” cresce molto lentamente e nella sua fase centrale propone un pesante massiccio di suoni industriali che si dissolve lentamente nell’ultimo terzo del brano. “Perpetuo Motum (Dedicated To Quartetto Prometeo)” è il pezzo che suggella il disco fra timide distorsioni, climax e anticlimax, secondo un incedere ancora piuttosto lineare, ma dal sorprendente effetto straniante. “Motum” è un’opera concettuale e, come tale, piuttosto complessa: è però gradevole nel suo complesso, sebbene non adatta a tutti. (Piergiuseppe Lippolis)