recensioni dischi
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MOSKUS  "Mirakler"
   (2018 )

I Moskus sono un trio norvegese composto da Anja Lauvdal (piano e organo), Hans Hulbaekmo (vibrafono, batteria, percussioni) e Fredrik Luhr Dietrichson (contrabbasso), da poco tornato con “Mirakler”, nuovo album di tredici tracce per una durata complessiva di poco inferiore ai trentacinque minuti, uscito per la celebre Hubro Records. “Mirakler” resta idealmente vicino a territori jazz, ma riflette tutta la tensione fra le pulsioni sperimentali e la mera improvvisazione, con il piano e l’organo, quasi sempre, a dominare la scena e a prendersi un ruolo centrale, inevitabilmente esaltato dai ricami di contrabbasso e da scheletriche ma martellanti percussioni. Se la vocazione sperimentale dell’opera emerge principalmente da una strumentazione molto ricca e variegata, va sottolineato come tutti i brani siano stati improvvisati e registrati in presa diretta, ad eccezione di “Voyager”, “Irsk Setter” e “Minn Venns Skaperverk”. Preso atto di ciò, stupisce la capacità della band di riuscire a muoversi in un’unica direzione, evitando il rischio di stridori e di eccessivi virtuosismi. L’impressione che si ha è quella di ascoltare un disco prima scritto e poi suonato, specialmente durante alcuni deliziosi passaggi come “Sang Til C”, la funerea “Bolero Blues” o la conclusiva e rarefatta “En Natt”. “Mirakler” è un disco riuscito e farà certamente felici tutti gli appassionati delle declinazioni meno classiche del jazz. (Piergiuseppe Lippolis)