recensioni dischi
   torna all'elenco


HIDDEN SOULS  "The incorruptible dream"
   (2018 )

Gli Hidden Souls sono una neonata band argentina che ha esordito, neanche un mese fa, con "The Incorruptible Dream". Il genere di riferimento, per il trio latinoamericano, è un electropop dalle tinte oscure, che si staglia su dense trame di synth, fra richiami alla scuola darkwave degli anni ottanta e pulsioni più moderniste. Il sound è estremamente limpido, in virtù di una grande produzione, mentre il citazionismo non appare mai smaccato. "The Incorruptible Dream" è un lavoro dal minutaggio impegnato (un'ora esatta), che supera abbondantemente gli album musicalmente più vicini pubblicati nell'ultimo periodo, e che non segue mai schemi troppo rigidi, facendo dell'album un prodotto variegato ed eterogeneo che non può annoiare: "The World Is Falling...", in apertura, testimonia proprio il desiderio di cercare strutture tutto sommato catchy, ma mai eccessivamente facili. In coda brilla, invece, "Political Brainwash Machine", una chiosa quasi totalmente strumentale, percussiva e scurissima in coda, capace di disegnare gli scenari un po' inquietanti vagamente suggeriti dal titolo, ma anche "The Guilt", decisamente più ariosa e con qualche velleità danzereccia, si rivela un passaggio piuttosto ispirato. "The Incorruptible Dream" non spicca per originalità, ma è complessivamente un buon prodotto, curato parecchio in fase di produzione e arricchito da una scrittura mai banale. (Piergiuseppe Lippolis)