recensioni dischi
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ERIKM  "Mistpouffers"
   (2018 )

“Mistpouffers”, appena uscita per Empreintes Digitales, è la raccolta di tre composizioni realizzate tra il 2014 e il 2016 dall’artista e improvvisatore francese eRikm. I tre pezzi durano quasi venti minuti ciascuno e sono, in qualche modo, collegati da una sorta di filo narrativo che crea un ideale legame al netto della tripartizione. “Draugalimur” si apre fra suoni rarefatti e tuoni sempre più forti, che segnalano l’approssimarsi di una tempesta, mentre l’elettronica di base scorre lieve e rarefatta. Suoni di passi e voci sussurrate, in un sottofondo temporalesco, suggeriscono un immaginario quasi cinematografico e un senso di pathos che permea tutto il brano, chiuso poi da una chitarra scordata e da qualche morbida nota di piano che pare stemperare la tensione. “Poudre” torna nella tempesta e poi vira verso fuochi artificiali, con annessi urla e applausi di approvazione da parte della folla, cambiando anche nettamente l’umore del disco. “L’Aire De La Moure 2” sembra riportare la calma, in quasi venti minuti di suoni più piatti, scheletriche conversazioni fra una voce maschile e una femminile e qualche sporadico suono naturale, soprattutto animalesco, che contribuisce a tenere viva l’idea di una narrazione cinematografica più che di un album musicale in sé. La forza di “Mistpouffers” sta proprio nella sua capacità di raccontare qualcosa che, evidentemente, non è neanche scritto e definito, alimentando l’immaginazione e permettendo interpretazioni soggettive. (Piergiuseppe Lippolis)