recensioni dischi
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SOUL ISLAND  "Shards"
   (2019 )

Soul Island è Daniele De Matteis, producer italianissimo ma di stanza a Londra già da qualche tempo. Si era presentato nel 2015 con un promettentissimo singolo, al quale aveva fatto seguito soltanto un lungo silenzio, interrotto finalmente al tramonto del 2018, quando due singoli hanno preannunciato “Shards”, il suo debutto ufficiale sulla lunga distanza. “Shards” mostra subito un buon livello di ricercatezza, inserendosi nel sempre più frastagliato e ricco panorama elettronico italiano, senza mai mostrare segni d’affanno e, anzi, proponendo un lotto di brani variegato e interamente a fuoco. Gli episodi tendono a oscillare tra i richiami vintage à la New Order e un synth-pop moderno, con qualche passaggio ammantato di psichedelia e momenti più danzerecci. Tra le parentesi più brillanti, troviamo sicuramente “Neon Vision”, dalle molteplici sfaccettature e sintesi ideale di tutte le influenze di cui sopra, ma dal synth pop di “Loser Rev” alla acidula e ossessiva “Mother” funziona tutto, dall’elemento kosmiche di “Bleed” all’atmosfera elettrica di “Ocean”, passando per l’inquietudine di “Night Shore”, dall’ovattata “Soul Drain” alle trame avvolgenti di “Perlin Time”, fino ai suoni sintetici di “Lead Out”. Quello di Daniele De Matteis è un esordio parecchio positivo, che giustifica una lunga attesa con un prodotto che permette di nutrire aspettative importanti anche per il futuro. (Piergiuseppe Lippolis)