recensioni dischi
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ALINA KALANCEA  "The 5th apple"
   (2019 )

Alina Kalancea è un’artista del suono rumena che debuttato meno di due mesi fa con “The 5th Apple” (appena uscito per la Störung Records)‎, un album completamente incentrato sul binomio fra spoken e un’elettronica ricca, costruita con loop ossessivi, registrazioni di campo e riverberi magnetici, ma anche, in misura minore, con strumenti a corda. “The 5th Apple” è un lavoro che, per la sua natura quasi recitativa, sembra manifestare velleità pressoché teatrali, ma che spiega ed esprime il gusto raffinato e la ricercatezza di Alina Kalancea. “Imbalance” si apre proprio con uno spoken espressivo e intenso, che si poggia su un tappeto sonoro sottile, e che cede poi il passo ad una coda elettronica ipnotica e intensa. La titletrack è interamente strumentale, piuttosto lineare e rarefatta in chiusura, e precede “Insider”, che torna a ridurre all’essenziale la componente musicale per lasciare ancora spazio al recitato, mentre in “Fears” le evoluzioni elettroniche, sempre parecchio ambiziose e figlie delle sperimentazioni di Alina Kalancea, si riprendono il ruolo centrale. Nella seconda metà, i saliscendi di “Poisonous Girl” e “Behind The Curtain”, immersi in un’atmosfera scurissima, rappresentano un grande acuto, prima che “Limbo” tracci un lento ma educatissimo crescendo. “Devil’s Lullaby” chiude, con poco spoken ed un’elettronica dilatata ma a tinte decisamente fosche. Alina Kalancea debutta con un album non facile, ma che si lascia apprezzare per la sua capacità di conciliare diverse anime in un unicum armonico e molto atmosferico. (Piergiuseppe Lippolis)