recensioni dischi
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SOERBA  "Playback"
   (1998 )

I Bluvertigo possono piacere e non piacere, ma per gli amanti di un certo gusto retrò degli anni '80 sono stati una specie di oasi in un momento in cui sembrava ci fosse solo britpop. Oltre alle cose fatte a nome proprio, si portarono dietro vari progetti laterali, tra cui questi Soerba. Duo di synth-pop quasi fuori posto nei tardi '90s, Luca Urbani e Gabriele D'Amora, con voce la cui "r" moscia era un marchio di fabbrica quasi quanto i pesanti arrangiamenti elettronici. "I am happy" divenne un discreto successo nell'estate 1998, con liriche al limite del demenziale ("I am happy because the pop is corn") e un suono che li metteva a mezza via tra i Righeira e il Battiato dei tempi de "La voce del padrone". Passarono a Sanremo, con una "Noi non ci capiamo" che sembrava proprio il loro manifesto, dato che ormai potevano piacere solo a figli di un Bontempi minore: puristi della tastiera, vecchi newwavers, ma poco altro. Peccato, perché tra una filastrocca di note e un testo bizzarro ("Non è l'abito che fa il monaco ma il monaco che si fa l'abito") avrebbero meritato qualcosa di più. Magari con una voce un po' più solida, magari fossero nati in Germania, dove i cloni dei Depeche Mode un po' di successo lo raggiungono sempre (citofonare Camouflage o DeVision), sarebbero arrivati anche sulla copertina di "Bravo". (Enrico Faggiano)