recensioni dischi
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ANGELICA SAUPREL SCUTTI  "Pomeriggi similabissali"
   (2006 )

Prima ancora di procedere all'ascolto di questo disco, si rimane stupiti dalla confezione del cd: curatissima, probabilmente dispendiosa, al punto che sembra di essersi persi qualcosa. Non è che ci siamo distratti per qualche anno ed Angelica Sauprel Scutti è celebre nel mondo come Madonna? No, non ci siamo distratti noi, questo è semplicemente il disco d'esordio di questa giovane cantante romana: sulla quale evidentemente, in tanti puntano parecchio. Altrimenti, non avrebbe senso un packaging di questo livello. Ma chi sarà poi mai Angelica Sauprel Scutti? E non poteva cambiarsi il nome, che è faticoso da ricordarsi peggio che Arnaldo Poggetti dei Conti Taurisano dei Mantici? E, da ultimo, con un nome così, poteva almeno chiamare il proprio album in una maniera un po' più 'canonica'? Che mai saranno questi pomeriggi 'similabissali'? Tutto questo, come dicevo, prima di procedere all'ascolto del disco: poi, in un batter d'occhio, sparisce tutto. Rimane solo la musica, splendida, coinvolgente, trascinante, intrigante, e dotata di testi all'altezza e non sbattuti lì a caso. Rock d'autore, e della miglior fatta. Parole in italiano, su musiche ed arrangiamenti che stentereste a contestualizzare nel vecchio Stivale. A meno che, e potrebbe essere davvero così, non si sia di fronte ad uno dei quei rarissimi personaggi che la musica italiana la potrebbe cambiare davvero. La tecnica di questa ragazza è imbarazzante. In senso positivo. E' imbarazzante che sappia scrivere (musiche e liriche), cantare ed anche suonare in questo modo. E, attenzione, tanta tecnica non rende freddo neanche per un istante l'intero lavoro, che invece fa proprio del calore e della forza il suo punto di maggiore interesse. Omogeneo e al tempo stesso variegato, questo disco è davvero notevole. Auguriamo ad Angelica di farcela: se lo merita, e ci meritiamo anche noi di godere di dischi come questo. (Andrea Rossi)