recensioni dischi
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BARO DROM  "Nisba"
   (2019 )

E’ una festosa sarabanda, frizzante e sfaccettata, quella condensata nelle nove tracce di “Nisba”, nuovo capitolo firmato dal brillante ensemble fiorentino Baro Drom su etichetta Materiali Sonori.

Arduo catturare su disco l’energia esplosiva che ne contraddistingue l’impatto live, dimensione certo ben più calzante e congeniale a questo combo urgente e dinamico, aperto a svariate contaminazioni ed alla provvida collaborazione di numerosi strumentisti di alto livello.

Intatta è la sontuosa lettura offerta di una world-music resa alquanto personale dagli impasti fra arie mediterranee ed istanze balcaniche, tra suggestioni klezmer e tentazioni arabeggianti: il tutto fuso in un caleidoscopio di vivida lucentezza, musica appassionata di sapore itinerante che ben sposa vocazione zingaresca e apolide con una proposta altrettanto variegata ed un approccio multietnico.

Dal tempo dispari dell’opener “Bucimis” alla tziganata circense di “U.F.O.”, dalla straziante trama in minore à la Gotan Project della toccante “Give you a rose” fino alla intensa chiusura di una “Su maccu mannu” quasi avulsa da cotanta frenesia, il progetto rimarca di continuo la propria multiculturalità tra Medio Oriente e Africa, sfoggiando tecnica sopraffina e maestria nell’amalgamare sonorità e idee disparate.

Se un limite si può ascrivere a “Nisba” è forse il vago rischio che talvolta corre di sacrificare la centralità della melodia al groove creato dall’esecuzione, posta sempre al vertice dell’attenzione: episodi come “Kofton vs. Sirba” o “Cupino Kolo” sembrano soffocare armonia sotto la coltre di un velato autocompiacimento, sicuramente fugato in tutto e per tutto dall’esibizione dal vivo.

Quella dei Baro Drom è una forma d’arte diretta e comunicativa, musica vivace ed ipercinetica che si lascia ricordare per brio ed impulsività, affermando uno stile consolidato ed una personalità debordante. (Manuel Maverna)