recensioni dischi
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HENRIK M.NØRSTEBØ, DANIEL LERCHER & JULIE ROKSETH  "Off the coast"
   (2019 )

Il primo incontro tra Henrik Munkeby Nørstebø e Daniel Lercher avvenne in Repubblica Ceca, nel 2010, quando suonarono in un’orchestra composta da musicisti austriaci, cechi e norvegesi. Nell’autunno del 2017, invece, i due, in compagnia dell’arpista Julie Rokseth, hanno registrato questo loro secondo album, intitolato “Off the coast” (uscito solo ora, a marzo 2019, per la celebre Sofa Records), nell’isoletta di Sula, un lembo di terra del paese dei fiordi a pochi chilometri da Trondheim. Lo schema è relativamente semplice, con Lercher a disegnare trame sofisticate con il trombone e Nørstebø a modificarne gli effetti in tempo reale, tramite amplificazioni e non solo. A tutto ciò, ovviamente, va aggiunto anche il prezioso contributo dell’arpa barocca a diciannove corde di Julie Rokseth, ma pure quello inatteso, in “Inside elements”, di Aksel Johansen, ultraottantenne nato e cresciuto nella poco popolata isoletta, interessatosi alle sperimentazioni dei tre musicisti in corso d’opera. L’apertura è affidata ad un lungo brano, caratterizzato da un estremo minimalismo e da un lento susseguirsi di rintocchi, mentre si fanno più vividi i colori della succitata “Inside elements”, che cambia più volte forma nel corso dei suoi dieci minuti ed esprime il desiderio di estrarre il suono più puro dagli strumenti. Con “Farther away” si torna ad un incedere scheletrico ed essenziale, prima di una chiosa (“Winding”), che invece sviluppa un discorso più lineare e con velleità avanguardiste. “Off the coast” è un viaggio sperimentale e intenso nel cuore del suono. Una proposta, probabilmente, per pochissimi, come accade per montagne e terre estreme, ma anche per questo davvero affascinante. (Piergiuseppe Lippolis)